La prima risonanza magnetica a Bari e provincia in ospedale? A settembre 2025. Unica alternativa, rivolgersi ai privati o aspettare che – mese per mese – scatti la corsa ad accaparrarsi i posti messi a disposizione dalle aziende sanitarie tra i privati convenzionati. E’ la denuncia della famiglia di una ragazza barese, affetta da una malattia neurodegenerativa cronica, che impone controlli annuali per valutare il progredire della patologia.
La ricetta del medico di base della paziente inserisce la richiesta di prenotazione della risonanza (con e senza liquido contrasto) come ‘programmabile’, suggerendo di effettuarla a novembre 2023. “Peccato che accedendo alla prenotazione delle prestazioni attraverso i servizi on line del Portale della Salute la prima risonanza disponibile risulti al Policlinico a settembre 2025, comprendendo il territorio di tutta Bari e provincia”, denunciano i pazienti. Al Cu, inoltre, alla paziente è stato detto che “al momento le agende sono chiuse”. Non la prima segnalazione di questo tipo: a fine estate avevamo pubblicato lo sfogo di un pediatra barese, che lamentava attese lunghe un anno e mezzo.
Ma la situazione sembra essere decisamente peggiorata, proprio nei giorni in cui il Consiglio regionale approva lo stanziamento di ulteriori 15 milioni di euro per ridurre le liste d’attesa. Contattati da Telebari, Asl e Policlinico hanno avviato la verifiche, insieme al Dipartimento Salute della Regione Puglia. La Asl ricorda che per le urgenze è possibile accedere mese per mese alle visite nei centri privati convenzionati (per la cronaca, in un paio di centri in città il macchinario sarebbe guasto, o almeno così è stato riferito alla paziente). In questo caso, però, la visita è da programmare per il 2023, ma la prima disponibilità risulta addirittura tra tre anni.
Il problema della data così distante potrebbe essere legato alla fase di riorganizzazione che sta affrontando la Asl di Bari, che avrebbe le liste sospese (e dunque le agende chiuse) in attesa della riprogrammazione delle visite a partire da gennaio 2023. Telebari in data 10 novembre aveva infatti già realizzato un servizio tg (che potete guardare in apertura di articolo), in cui si raccontava come la Puglia stesse cercando di risolvere il problema delle liste d’attesa, incrementando l’orario delle prestazioni ambulatoriali nei giorni festivi e allungando la fascia oraria pomeridiana dei giorni prefestivi e quella serale dei giorni feriali dalle 20 alle 24.
Tante (tantissime) sono le domande di risonanza magnetica, se si tiene conto che su una popolazione di 1milione e 100 mila persone vengono fatte ogni anno solo nel barese circa 250mila prestazioni tra tac e risonanze – aveva spiegato la Asl – senza contare tutto ciò che riguarda l’urgenza. In pratica 1 barese su 4 fa almeno un test diagnostico all’anno. La Asl di Bari può contare su 12 Tac e 5 macchine per risonanza magnetica, di cui 7 e 1 sul territorio – aveva dichiarato il direttore sanitario della Asl di Bari, Danny Sivo – occorre dunque lavorare ottimizzando le risorse umane e strumentali rispetto alle necessità e riorganizzando l’attività sul territorio.
Al momento, dunque, sarebbe impossibile prenotare una risonanza nei prossimi mesi, perché la Asl sta pianificando il lavoro nell’ottica di potenziare l’offerta già dal 2023: le agende saranno dunque riprogrammate partendo dagli appuntamenti già prenotati per i quali la Asl richiamerà i pazienti in lista di attesa, arrivando poi alle nuove prenotazioni per le quali si proverà a migliorare le cose, aveva assicurato la Asl a Telebari. Gennaio 2023 è la data spartiacque per la nuova strategia, come spiegato dal direttore sanitario Danny Sivo.