Gli spaghetti all’assassina made in Bari finiscono sul New York Times. Sul sito internet del noto quotidiano statunitense, nella sezione food, venerdì 6 ottobre è stato pubblicato un lungo articolo che mette al centro proprio la specialità culinaria barese già ‘portata’ negli Stati Uniti lo scorso anno da Stanley Tucci, super attore di Hollywood, e dal seguitissimo programma “Stanley Tucci: Searching for Italy” in onda sulla CNN.
Tucci, nel suo viaggio in Puglia, fece visita al ristorante Urban (locale inserito da Gambero Rosso nella lista dei migliori 13 posti in cui mangiare l’assassina a Bari) e proprio da lì parte l’approfondimento del New York Times su “un piatto di pasta killer – è scritto, giocando evidentemente sul nome ‘assassina’ -. Uno dei preferiti in città, che ha trovato nuovi fan americani, grazie in parte a ‘Searching for Italy’ di Stanley Tucci”.
“Venire a Bari senza assaggiare questi spaghetti all’assassina sarebbe come visitare Roma e perdersi il Colosseo”, arrivano a scrivere sul New York Times, in un articolo in cui viene interpellato anche Celso Laforgia, chef e ‘padre’ dell’assassina del ristorante Urban. “A dire il vero, non ho inventato io gli spaghetti all’assassina”, ha specificato Laforgia al giornalista Steven Raichlen. “Ciononostante – scrive la penna del New York Times – è emerso che grazie, in parte, alla sua apparizione l’anno scorso nello show della CNN, Laforgia ora serve da 700 a 1.000 ordini a settimana e stima che il 10% dei suoi clienti siano americani”.
Sul sito internet del New York Times, quindi, viene raccontata la storia degli spaghetti all’assassina. Un rapido passaggio sulla ricetta e sulle varie varianti, a partire da quella che vede protagonista la stracciatella (ma a Bari c’è anche chi ha inventato l’assassina al polpo), e ancora una chiusura dedicata a Celso Laforgia. “Per il momento – concludono dal quotidiano a stelle e strisce -, gli spaghetti all’assassina rimangono una specialità barese, ma forse non per molto. Il signor Laforgia progetta di aprire una seconda Urban – L’Assassineria Urbana a Milano. E il suo sogno più grande: portare il piatto a New York”.