Dai tombini dei sottoservizi alle caditoie per lo scolo delle acque, passando per la sosta selvaggia e sugli itinerari che finiscono nel nulla. Le nuove corsie ciclabili arrivano anche a San Girolamo e con loro tornano puntuali le polemiche. Il tema è lo stesso già visto in altri quartieri, con qualche variante che rende ancora più discussa la loro realizzazione. Basti vedere cosa accade all’inizio del lungomare IX maggio, per intenderci in prossimità della nota pescheria Spirito di Patate.
La corsia pittata sull’asfalto si estende su una striscia di pozzetti. La caduta, qui, è garantita. Ma sotto accusa è finito anche il circuito: in via Ritelli verranno meno diversi posti per non arrivare da nessuna parte, perché la pista gira intorno a un palazzo concludendo il suo percorso su un marciapiede. Un classico contestato unanimemente da commercianti e residenti. Fa riflettere, poi, che a contestare l’opera siano cittadini o associazioni da sempre impegnati nell’incentivare la mobilità su due ruote, come Peppino Milella Presidente dell’associazione IX maggio.