“Siamo dispiaciuti per quanto accaduto, ma gli atti vandalici sono altri”. Questo, in sintesi, il pensiero degli organizzatori del torneo che l’altra sera, al Levante Center di Bari, si è concluso tra fuochi d’artificio e fumogeni gettati su uno dei campi a 7 del centro sportivo, lasciando in eredità ai gestori dell’impianto una buona dose di rabbia, ma soprattutto bruciature e buchi sul manto in erba sintetica. Danni giudicati irreparabili, da chi porta avanti la struttura, se non attraverso il rifacimento del campo da gioco: lavori che costerebbero, a quanto pare, non meno di 50mila euro.
“Siamo ovviamente affranti e dispiaciuti – ribadiscono a Telebari gli organizzatori del torneo, chiamati in causa sui social dal Levante Center – ma c’era molta gente e avere occhi dappertutto in casi come questo è assai difficile. Qualche fumogeno, purtroppo, è finito in campo e siamo noi i primi ad esserne mortificati. Detto questo, però, nei post pubblicati su Facebook dal centro sportivo si parla di atti vandalici e ci teniamo a sottolineare che non siamo dei vandali: nulla è stato fatto per causare danni al Levante Center, con cui per quasi tre anni abbiamo portato avanti una collaborazione proficua per entrambe le parti”.
A tal proposito, dagli organizzatori, arrivano anche un paio di puntualizzazioni. “Non era la prima volta che al Levante si accendevano fuochi d’artificio e fumogeni. Lo abbiamo fatto anche in altre occasioni – dicono gli organizzatori – sia noi e sia altre organizzazioni che fittano quei campi: sempre con le dovute autorizzazioni dei gestori della struttura. Certo, nessuno è mai stato autorizzato a gettare i fumogeni in campo, e per questo, lo ribadiamo ancora, siamo molto dispiaciuti. Ci teniamo inoltre a specificare che la decisione di separare le due strade è stata presa da noi e comunicata già tempo fa al Levante Center, non siamo stati cacciati, come invece si evince dai loro post…”.
“Uno sfogo pubblico che non ci è piaciuto – concludono gli organizzatori – avrebbero potuto contattarci telefonicamente, ci saremmo visti di persona e avremmo chiarito come sempre abbiamo fatto. I post pubblicati sui social, invece, a nostro parere, hanno solo uno scopo denigratorio e non ce lo meritiamo. Siamo riusciti in questi anni di duro lavoro a riaccendere l’amore per il calcio amatoriale a Bari con costanza e passione, dedizione e immensi sacrifici. Abbiamo sempre rispettato le strutture ospitanti e continueremo a farlo”.