Da agosto 2018 a luglio 2020, passando per l’estate del 2019. Tre anni diversi e lo stesso problema: una puzza terribile che continua a tormentare i residenti del quartiere San Paolo. Obbligandoli, con il caldo che caratterizza i mesi estivi, a chiudere le finestre e barricarsi in casa.
“Ennesimo brusco risveglio nel cuore della notte per la solita puzza di gamberoni andati a male – scrive Pietro, sulla pagina Facebook di Antonio Decaro -. Vorrei ricordare al sindaco e al presidente Michele Emiliano che le votazioni dopo un’estate di puzze infernali saranno un bene: il malcontento sarà fresco e se il problema non verrà risolto definitivamente il San Paolo se ne ricorderà”.
Chiama in causa Emiliano, nella sua veste di assessore regionale alla Sanità, anche un altro residente. Il suo nome è Giuseppe e rivolgendosi agli amministratori – da Decaro a Emiliano appunto, passando per l’assessore comunale all’Ambiente, Pietro Petruzzelli, e al presidente del Municipio III, Nicola Schingaro – usa l’arma del sarcasmo. “Volevo ringraziarvi a nome mio personale, della mia famiglia e di una buona parte del municipio – scrive – per averci concesso anche oggi la nostra seduta di aerosol. Mi auguro davvero che questi odori siano medicamentosi e salutari per la nostra salute”.
La possibilità che i cattivi odori arrivino da un comune limitrofo, come lo stesso Petruzzelli ha già ipotizzato in passato, è concreta. Ma ai residenti del San Paolo, ovviamente, questo non interessa. Ciò che più conta, per loro, è la risoluzione del problema. E dopo le proteste in Comune della scorsa estate, questa, purtroppo, non si prospetta affatto una stagione più tranquilla.