“Distributore IP in via Bari a Casamassima. La paura che si resti senza carburante e non arrivino nuovi rifornimenti, oltre a temere un aumento consistente del prezzo, comincia a serpeggiare anche da noi”. Il post, corredato da due foto emblematiche, è stato pubblicato nel tardo pomeriggio di ieri su Facebook dagli amministratori della pagina Amo Casamassima, ma la situazione sembra essere la stessa in più punti del Barese con distributori presi d’assalto ovunque.
A Bari, ieri sera intorno alle 20.30, lunghe code si sono registrate al distributore Gas-E di via Giulio Petroni, angolo via Dalla Chiesa. Stessa situazione, nella mattinata di oggi, alla stazione di servizio Gas-E di viale Tatarella e in molti altri punti della città con tempi d’attesa, in alcuni casi, certificati in circa un’ora. Gli automobilisti, come detto, sarebbero mossi da un doppio timore: possibile impennata del prezzo del carburante ed eventualità che le cisterne restino a secco. Paure innescate da quanto sta accadendo sulle strade, con i camionisti in protesta per il caro carburante, e in Ucraina, con la guerra.
Conferme, in questo senso, arrivano anche dalla strada statale 100. Stando a quanto appreso, al distributore IP all’altezza di Capurso attendono l’autocisterna con il rifornimento da martedì e per via della grande richiesta di carburante da parte degli automobilisti, con ogni probabilità, entro domani potrebbero rimanere senza benzina: in poche ore, oggi, oltre 2mila litri venduti. Comprovato anche l’aumento dei prezzi. Il metano ad esempio, già aumentato di qualche centesimo negli ultimi giorni, “già da lunedì potrebbe arrivare a 2,70 euro”, dice il gestore.
Forti disagi si registrano anche nel Foggiano. “È diventato impossibile trovare un distributore che abbia benzina e gasolio qui a Foggia – racconta un automobilista -. Sto girando da ieri e tutti i gestori mi dicono che hanno terminato le scorte”. Anche nei supermercati iniziano a scarseggiare gli alimenti freschi, soprattutto frutta, verdura e latticini. In alcuni casi – lamentano gli operatori del settore – non arrivano a destinazione neppure le carni.