Una apparecchiatura elettromedicale per eliminare i calcoli. Uno strumento tra i più innovativi per la gestione di questo tipo di malattie. Ma soprattutto un’odissea per i poveri pazienti costretti ancora una volta ad aspettare. Era il febbraio 2021 quando per la prima volta la redazione di Telebari si era occupata della Litotrissia del Policlinico al servizio del reparto di Urologia. Un servizio che era stato inspiegabilmente sospeso dopo la riorganizzazione degli spazi del padiglione Asclepios nel periodo del Covid.
La stanza schermata, al quinto piano del palazzone dell’ospedale, era stata trasformata addirittura in uno sgabuzzino. Dopo aver portato alla luce la vicenda qualcosa si era sbloccato, con il ripristino degli spazi e soprattutto la ripresa dell’attività. Ma le cose belle non sono destinate a durare, evidentemente. E l’attività, stando a quanto appreso, si sarebbe di nuovo arenata, con grave danno soprattutto per gli utenti finali: i pazienti.
La carenza di tecnici di radiologia formati per l’utilizzo specifico di questa macchina sarebbe il problema alla base del nuovo stop, per il quale si attende di capire quali soluzioni siano state prospettate dall’Azienda Policlinico. Un vero peccato, soprattutto perché l’ospedale barese dovrebbe essere il centro di riferimento proprio per le cure specialistiche di questo tipo, laddove i punti di riferimento analoghi nel Sud Italia si contano sulle punte delle dita di una mano.