Mostra vietata a cibo, animali, ombrelli, minori di 12 anni non accompagnati, gente che parla al cellulare nelle sale espositive. E, dulcis in fundo, ai passeggini. I divieti campeggiano bene in vista all’ingresso del teatro Margherita, dove dal 26 novembre è allestita l’esposizione ‘Real Bodies’, un originale viaggio esplorativo nel corpo umano che ha già attirato migliaia di visitatori (i dettagli qui).
La mostra internazionale ha suscitato una grande eco mediatica, grazie al suo allestimento davvero curioso. Al successo di pubblico, però, inevitabilmente si affiancano le note critiche di alcune mamme, che si sono viste negare l’accesso alla mostra perché in presenza di bimbi piccoli nel passeggino. “Ho accompagnato mio figlio grande al Margherita, perché era davvero entusiasta di immergersi nell’atmosfera scientifica della mostra – racconta una mamma a Telebari – ma abbiamo dovuto rinunciare alla visita perché avevamo con noi il fratellino più piccolo che dormiva nel passeggino. Non abbiamo compreso il divieto e il rifiuto, visto che non avrebbe dato alcun fastidio”.
Non il primo caso di mostre ‘off limits’ ai passeggini, una regola che vale anche – a onore del vero – in altre occasioni. Proprio ‘Real Bodies’ non è nuova questa polemica, se è vero che il divieto negli anni scorsi ha suscitato analoghe proteste in altre città, da Milano a Torino.
Nessuna discriminazione, ci tengono a spiegare dall’organizzazione della mostra. Lo stop ai passeggini nasce da un evento ‘traumatico’ avvenuto qualche anno fa, quando una statua è caduta addosso a un bimbo che spingeva un passeggino e che l’ha urtata. “Si tratta di opere molto delicate e di un allestimento estremamente fragile – spiega l’organizzazione – E’ una questione contrattuale, non assolutamente discriminatoria. Sono opere che non stanno chiuse dentro le teche, dunque è opportuno che i bambini stiano in braccio ai genitori”.