Una scelta difficile, dolorosa, coraggiosa. Dopo anni di battaglie – e in continuità con le stesse – Maria Grazia ha deciso di tenere suo figlio Jacopo a casa. Troppi 17 insegnanti di sostegno cambiati durante il percorso scolastico, diversi anche nel corso dello stesso anno, tutti per nulla preparati sull’autismo.
La storia di Maria Grazia Fiore e di suo figlio Jacopo (16 anni, autistico non verbale) arriva da Bari. “Andando contro ogni principio di buon senso e di inclusione sociale, quest’anno Jacopo resterà a casa invece che andare a scuola – è il post di Maria Grazia Fiore, mamma e insegnante, che ha fatto il giro d’Italia – Ci siamo arresi alla scuola parentale. E’ una sconfitta del sistema, prima ancora che nostra, ma sempre sconfitta è. Tenerlo a casa per proteggerlo dalla scuola, con molta, molta amarezza, ma ci siamo giocati pezzi di salute e di benessere psichico troppo importanti in questi anni. Brindiamo idealmente al sistema scolastico inclusivo ‘più bello del mondo’: noi ci siamo arresi. In bocca al lupo a chi resiste”.
Maria Grazia è stata ospite della prima puntata del nuovo format ‘Sportello Telebari’, dedicato proprio alle segnalazioni dei lettori e dei telespettatori. A rispondere alle richieste di Maria Grazia è intervenuto il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, Giuseppina Lotito.