Attraverso i social era solito pubblicizzare la vendita di fuochi d’artificio, alcuni di tipo industriale e altri artigianali. Uno dei post, però, è stato intercettato dalla Polizia e così la sua attività è stata stoppata. Protagonista della vicenda è un adolescente della provincia di Bari.
I poliziotti, dopo essere risaliti all’identità del ragazzino, sono andati a casa sua. La madre, quindi, ha subito riferito loro che alcuni giorni prima si era accorta dell’accaduto e aveva immediatamente tolto dalla disponibilità del figlio i fuochi d’artificio nascondendoli in un armadio della camera da letto. La donna, quindi, ha consegnato tutto agli agenti. Nello specifico: sette manufatti ‘Retorno 100’ composti da 60 grammi di materiale esplosivo ciascuno, un manufatto esplosivo di fattura artigianale da 195 grammi di materiale esplosivo e artifizi vari. Tutto il materiale, compreso il telefono cellulare che il minore avrebbe utilizzato per gestire la compravendita, è stato sequestrato.
Il ragazzino ha ammesso ai poliziotti che era solito comprare i botti a Bari per rivenderli poi nella cittadina di residenza. I poliziotti della Squadra Artificieri della Questura, dopo aver catalogato il materiale, lo hanno preso in consegna per la custodia e successiva distruzione. Il minore, non imputabile, è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari.