Un’indagine per omicidio colposo è stata aperta per accertare eventuali responsabilità sulle morte dei due fratellini, di 6 e 7 anni, ritrovati in un vascone di irrigazione agricola nelle campagne tra Manfredonia e Zapponeta, nel Foggiano. Sulla tragedia sono al lavoro gli investigatori della Polizia. Sul posto, un podere a due piani che dista un paio di metri dal vascone, è possibile notare un piccolo buco nella recinzione che delimita l’area. Da lì i bambini potrebbero aver avuto accesso all’area per salire sull’argine, alto circa un metro, per poi finire nel vascone, dove – per cause da accertare – sono annegati.
LA NOTIZIA – Sono stati ritrovati poco dopo la mezzanotte i corpi dei due fratellini di 6 e 7 anni, di nazionalità romena, dispersi per diverse ore a Manfredonia, in provincia di Foggia. I due bambini sono stati trovati morti all’interno di un vascone d’irrigazione agricola che dista solo poche decine di metri dal casolare dove i piccoli vivevano con i genitori, nelle campagne tra Manfredonia, appunto, e Zapponeta.
LA RICOSTRUZIONE – Le ciabattine dei bimbi erano state rinvenute nei pressi del vascone. Indagini sono in corso per accertare come i due fratellini – i cui genitori, che stavano riposando quando i figli si sono allontanati da casa, avevano denunciato la scomparsa nel pomeriggio di ieri – siano annegati. “Un intervento drammatico”: così i Vigili del fuoco hanno descritto le operazioni che hanno portato al ritrovamento dei cadaveri. I bimbi potrebbero essere entrati nel vascone per cercare refrigerio dal gran caldo di ieri pomeriggio: è questa una delle ipotesi al vaglio della Polizia che sta conducendo le indagini.
“I bambini erano soliti giocare davanti il podere senza mai allontanarsi. Non riusciamo a spiegarci questa tragedia”. Lo hanno raccontato alcuni famigliari dei due bambini. La famiglia romena ha altre due figlie minorenni.
IL COMMENTO – “Serve per i fratelli e le sorelle migranti un piano serio di accoglienza, che permetta loro di usufruire di case sicure, servizi sociali appropriati e ambienti comuni per rendere la loro vita dignitosa e degna: sono lavoratori delle nostre terre e delle nostre imprese agricole che meritano tutte le garanzie, come qualsiasi cittadino”. E’ quanto sostiene padre Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo commentando quanto accaduto ai due fratellini. “Diventa sempre più necessaria la presa di coscienza responsabile dell’opinione pubblica e l’impegno concreto delle Istituzioni civili per trovare vie di soluzione agli enormi problemi delle zone periferiche del territorio comunale”, aggiunge rivolgendo un pensiero ai figli dei migranti “che molto spesso sono lasciati soli per molte ore a motivo del lavoro dei genitori o per ricerca di elemosine e viveri”. “Non possiamo ricordarci di loro solo quando succedono disgrazie come la morte di questi due piccoli”, continua Moscone ricordando che a Fonterosa e Borgo Mezzanone è attiva la “Caritas diocesana e parrocchiale attraverso un presidio e la presenza di ‘Casa Speranza’ che fornisce assistenza ai migranti”. “Ai genitori addolorati, che abbraccio fraternamente, a tutti i migranti presenti tra noi, ai tanti operatori e volontari che cercano di portare aiuto e solidarietà fattiva ai migranti, assicuro la mia vicinanza e quella di tutta la Chiesa di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, su cui possono sempre contare per un aiuto fraterno e per la difesa dei loro diritti”, conclude.