Ultima Generazione arriva anche a Bari. Nove attivisti, questa mattina intorno alle 8 ha bloccato la strada statale 16 in entrambe le direzioni di marcia all’altezza di Torre a Mare. I militanti si sono piazzati al centro della carreggiata impedendo il transito alle auto sia verso Nord che verso Sud, causando disagi al traffico. I ragazzi e le ragazze di Ultima Generazione, tutti maggiorenni e la maggior parte pugliesi, avevano in mano striscioni e cartelli con la scritta “Non paghiamo il fossile” per protestare contro l’uso degli inquinanti e sensibilizzare sui temi ambientali.
La protesta è durata mezz’ora, poi sono arrivati sul posto gli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia, prendendo di forza i manifestanti, trascinandoli fisicamente aul margine della strada per far riprendere il traffico.
Le rivendicazioni del gruppo di “disobbedienti” riguardano la richiesta di un fondo di solidarietà da 20 miliardi per le popolazioni colpite e che saranno colpite dalle calamità climatiche provocate dall’uso dei combustibili fossili. Lo spiegano gli stessi attivisti in una nota, specificando che in Puglia il caldo è stato un killer silenzioso che ha ucciso 333 persone over 65, e la siccità ha creato non pochi danni ai raccolti. Di fronte a questi disastri, spiegano, “siamo qui per chiedere al Governo di fare quello per cui è in carica: preoccuparsi dei suoi cittadini. E stanziare immediatamente un fondo di solidarietà preventivo, permanente e partecipato di 20 miliardi per le popolazioni che sono state colpite e che verranno colpite da calamità climatiche in questo decennio. Questi fondi potranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi (sad), la tassazione degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, e soprattutto, con un taglio delle enormi spese della politica e delle spese militari”.
Ultima Generazione è un gruppo di attivisti italiani che portano avanti “una campagna di disobbedienza civile non violenta”, come si definiscono. Lo fanno dal 2021 “preoccupati per il proprio futuro e per quello di chi verrà dopo”, spiegano sulle pagine del loro sito. E agiscono secondo le modalità del movimento internazionale Extinction Rebellion, a cui sono legati nelle intenzioni e nei principi. Le azioni di disobbedienza civile di Ultima Generazione avvengono o tramite sit-in sulle vie più trafficate delle maggiori città italiane o tramite lanci di vernice (lavabile ma comunque difficile da rimuovere) su monumenti e luoghi simbolo del potere per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alle criticità climatiche.