Ben 15 persone in carcere e 14 agli arresti domiciliari, più 2 destinatari dell’obbligo di dimora. Questo il bilancio di una maxi operazione contro il traffico di sostanze stupefacenti portata avanti nelle province di Bari, BAT, Foggia, Teramo e Chieti. Un’operazione che ha portato anche al sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2 milioni di euro. Gli indagati, raggiunti dai militari della Guardia di Finanza, rispondono a vario titolo dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope, nonché produzione, traffico e detenzione illeciti delle stesse.
È stato di fatto smantellato “un gruppo criminale con sede operativa a Orta Nova, nella provincia di Foggia, e propaggini in quelle di Bari e BAT – spiegano dalle Fiamme Gialle in una nota -. Numerosi i riscontri operativi effettuati nel corso delle investigazioni che hanno permesso di sottoporre a sequestro circa 150 chili di hashish e 200mila euro in contanti, nonché di procedere a diversi arresti in flagranza di reato”. Un’organizzazione “dotata di una rilevante disponibilità di mezzi finanziari e strumentali, disponendo di una ‘cassa comune’ e di una vera e propria ‘contabilità’ d’esercizio”.
In particolare, “l’organizzazione avrebbe rifornito di sostanze stupefacenti, in maniera sistematica e capillare, mediante l’utilizzo di automezzi dotati di doppi fondi, diverse piazze delle province di Foggia, Bari e BAT, nonché le zone costiere dell’Abruzzo, anche in virtù della fama criminale derivante dall’appartenenza di uno dei principali indagati a un noto clan operante nel territorio dauno”. Il gruppo criminale avrebbe “adoperato strumenti di comunicazione criptati e a ‘circuito chiuso’, mimetizzando le attività illecite in strutture adibite ad attività commerciali”.
Nelle conversazioni tra gli indagati veniva “utilizzato un linguaggio allusivo, che convenzionalmente definiva la droga con termini quali ‘1p’ per indicare il panetto di 100 grammi oppure semplicemente ‘una’ con riferimento a una cassa da circa 30 chili, mentre il denaro veniva individuato con la parola ‘documenti’. In più, il gruppo avrebbe anche garantito l’assistenza legale e il mantenimento dei sodali arrestati”. Il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, riguarda 28 terreni agricoli, 7 appartamenti e 2 automobili, nonché 900mila euro in contanti, polizze vita, saldi attivi dei conti correnti per un totale di circa 2 milioni di euro.