Nonostante fossero ai domiciliari, con l’ulteriore restrizione del braccialetto elettronico, quattro soggetti già arrestati in due precedenti operazione di Polizia di Stato e Carabinieri avrebbero violato la misura cautelare per intrattenere contatti fra loro e con altri pregiudicati. Per questo motivo sono finiti in carcere alcuni uomini ritenuti affiliati ai clan Parisi e Palermiti di Bari.
Si tratta di Filippo Mineccia, soprannominato “U’Russ”, di Raffaele Addante, soprannominato “Lello”, di Francesco Triggiani, soprannominato “U’Alisc” e di Sebastiano Ruggieri. I quattro, dopo il blitz e l’arresto effettuato a ottobre scorso, dopo un primo periodo di custodia cautelare in carcere, hanno chiesto e ottenuto la misura alternativa, meno afflittiva, degli arresti domiciliari.
Parallelamente, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari hanno avviato una manovra investigativa, a seguito di alcune dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, volta a verificare la sussistenza di un eventuale riassetto dei gruppi criminali operanti su Japigia e la riorganizzazione dei traffici illeciti.
Dalle indagini dei Carabinieri è emerso che i 4 soggetti avrebbero più volte trasgredito le prescrizioni correlate alla misura cautelare domestica. Dopo la cattura, i quattro imputati sono stati condotti in altrettante carceri diverse, a Catania, Siracusa, Santa Maria Capua Vetere e Ancona, dove resteranno senza termine, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria