Per due giorni i carabinieri, anche con l’ausilio di un elicottero, hanno provato a rintracciare un uomo e una donna che a mezzanotte del 7 maggio hanno chiamato il Pronto Soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, chiedendo disperatamente aiuto: lei diceva di essere stata accoltellata da suo marito che poi le strappava il telefono dalle mani dicendo di volersi uccidere. Quando però i militari li hanno trovati, entrambi a Sondrio, hanno scoperto che si trattava di uno scherzo. Lei, minorenne, e lui, 27 anni, sono stati denunciati per procurato allarme e interruzione di un ufficio o servizio pubblico.
Il 27enne, originario della provincia di Bari, è stato arrestato perché già destinatario di un provvedimento restrittivo. La notte del 7 maggio, al telefono, il personale del Pronto Soccorso ha ascoltato le urla della ragazza che raccontava di essere stata accoltellata. E poi, per circa 40 minuti, ha provato a dissuadere il finto marito dal suo intento suicida. Ai due giovani i carabinieri sono arrivati attraverso il cellulare di lei, e hanno scoperto che si trovavano entrambi a Sondrio. La ragazza ha ammesso che si è trattato di uno scherzo con la complicità del suo amico.