I finanzieri del Comando provinciale di Barletta, al termine di un’articolata indagine, hanno scoperto 290 ‘furbetti’ del reddito di cittadinanza: persone che avrebbero percepito indebitamente il contributo per una cifra complessiva pari a un milione e 900mila euro.
Le ipotesi di illecito riscontate e adesso al vaglio degli organi competenti “sono variegate”, spiegano dalla Guardia di Finanza. C’è chi non ha il requisito della residenza e chi non ha comunicato di avere un componente del nucleo familiare sottoposto a misura cautelare. Alcuni non hanno indicato tutti i redditi percepiti, vincite a giochi online o il possesso di immobili. Altri sono stati addirittura sorpresi in attività lavorativa ‘in nero’.
È il caso di un meccanico, scoperto dalle Fiamme Gialle nelle campagne di Locorotondo. Dagli accertamenti è emerso che il titolare si dichiarava disoccupato e percepiva il reddito di cittadinanza da marzo 2019, ottenendo indebitamente circa 25mila euro. In realtà, gestiva l’autofficina abusivamente: in assenza di partita Iva, iscrizione al Registro delle imprese e istituzione dei registri di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi.
Inoltre, dall’esame della documentazione, è emerso che il titolare non aveva mai conseguito la specifica abilitazione. La Finanza, quindi, ha eseguito il sequestro delle attrezzature ed effettuato una segnalazione alla Camera di Commercio di Bari per la cessazione dell’attività. Il meccanico e sua moglie, che materialmente aveva fatto la domanda del sussidio, sono stati denunciati per falso e per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza.