La Corte di Assise di Appello di Bari ha ridotto da 22 anni a 14 anni e 6 mesi di reclusione la condanna inflitta in primo grado dalla Corte di Assise di Trani nei confronti del 46enne di Molfetta Sergio Farinola, imputato per l’omicidio premeditato del 47enne Corrado Parisi, ucciso con due colpi di pistola il 7 luglio 2019.
L’imputato, che dopo un periodo di detenzione in carcere si trova attualmente agli arresti domiciliari per motivi di salute, era titolare di un bar a Molfetta che la vittima frequentava per giocare alle slot machine installate all’interno del locale. Stando alla ricostruzione accusatoria, condivisa dai giudici, il gestore del bar il giorno dell’omicidio avrebbe aspettato Parisi sulla porta di ingresso del locale, impugnando l’arma che aveva caricato già la sera prima e, al culmine di un breve litigio, avrebbe sparato almeno tre colpi ferendo mortalmente il 47enne: uno in aria e due all’altezza del torace.
Il movente del delitto, come dichiarato dallo stesso Farinola, assistito dall’avvocato Daniela Castelluzzo, sarebbe legato al presunto comportamento aggressivo e minaccioso di Parisi, il quale “oltre a non pagare le consumazioni – ha riferito l’imputato – pretendeva la restituzione del denaro che perdeva ai videopoker, circa 100 euro ogni volta”.
I giudici dell’appello, oltre a confermare la responsabilità dell’imputato, pur riducendo la pena per il riconoscimento delle attenuanti generiche prevalenti, hanno confermato la condanna di Farinola al risarcimento dei danni nei confronti delle costituite parti civili, la moglie, i figli, la madre e i fratelli della vittima, assistiti dagli avvocati Marco Di Bartolomeo e Michele Salvemini.