Per i reati di concorso in tentato omicidio e favoreggiamento personale sono stati arrestati dai carabinieri i due presunti complici del 23enne pregiudicato Alessandro Spezigà, che il 26 ottobre scorso a Valenzano, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, tentò di uccidere un 37enne sparando contro di lui quattro colpi di pistola alle gambe. Per il delitto Spezigà è in cella da allora. Oggi in carcere è finito il 37enne Domenico Filipponio, il quale avrebbe colpito la vittima con un calcio alla testa quando già era a terra dopo essere stata ferita. Gli arresti domiciliari, invece, sono stati disposti per il 56enne Giuseppe Iodice, il quale avrebbe mentito ai carabinieri che indagavano sul ferimento.
L’agguato, hanno ricostruito le indagini coordinate dal pm Fabio Buquicchio, avvenne poco dopo mezzanotte all’esterno di un bar, in corso Aldo Moro a Valenzano. Secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di “un regolamento di conti tra le opposte fazioni di appartenenza nell’ambito della gestione dei traffici di droga”. I due aggressori avrebbero prima colpito la vittima scagliando contro di lui una sedia del bar, poi Spezigà lo avrebbe ferito con un primo proiettile tentando di dargli il “colpo di grazia” quando era ormai a terra. A quel punto Filipponio avrebbe dato un calcio alla testa del 37enne.
Sulla vicenda è in corso una indagine parallela perché, all’indomani del ferimento, una troupe televisiva di un’emittente locale fu aggredita e minacciata dal titolare del bar dove era avvenuto l’agguato, dove i cronisti erano andati per fare immagini e interviste.