Dalla Barletta e Trani a Canicattì, in provincia di Agrigento, per assistere agli illegali combattimenti fra cani, scommettendo del denaro: con puntate base da 50 euro. Ma anche per portare dei pitbull “guerrieri”, visto che uno dei sei cani sequestrati arrivava proprio da Barletta. I poliziotti del commissariato di Canicattì hanno effettuato il blitz sabato sera. Sono 25 le persone denunciate, fra cui due minorenni: quattro di Canicattì, di Gela, Palermo, Catania, Trani e Barletta.
L’elicottero della polizia ha filmato non solo il momento dell’irruzione dei 30 poliziotti, ma anche uno dei combattimenti fra pit-bull. “Quando abbiamo bloccato le 25 persone, due delle quali minorenni, i cani continuavano a lottare fra di loro e non è stato semplice riuscire a staccarli – hanno spiegato gli agenti -. Uno dei due cani era gravemente ferito. Erano previsti tre incontri e non potevamo permettere che questi cani si facessero ancora del male o morissero”.
I poliziotti hanno sequestrato anche 5.800 euro, tutti divisi in banconote da 50 euro, di fatto pronti per le scommesse, ma anche migliaia di farmaci e siringhe. “Abbiamo contestato anche il reato di esercizio arbitrario dell’attività veterinaria – spiegano dalla Questura di Agrigento -. Tutte queste persone sono andate sul posto sapendo che uno o tutti e sei i cani sarebbero morti, quindi erano attrezzatissimi per qualsiasi tipo di evento, anche per la soppressione”.
A chi teneva i soldi, per le scommesse sul primo combattimento, i poliziotti hanno trovato 1.200 euro. “Ognuno era libero di scommettere la cifra che voleva” ha chiarito il dirigente del commissariato di Canicattì. Dei sei cani solo due sono microchippati: uno a Bari e l’altro a Canicattì.