Si è tenuta il 30 ottobre 2018 la manifestazione pro-slot a Bari, in cui circa un migliaio di dipendenti del settore del gioco d’azzardo e delle scommesse hanno fatto sentire la loro voce per tutelare il proprio posto di lavoro ed il settore. La manifestazione si è svolta davanti alla sede del Consiglio Regionale e le richieste hanno avuto – ed hanno – come obiettivo finale quello di tutelare il gioco d’azzardo legale, dando così la possibilità a scommettitori e giocatori di trovare i migliori luoghi in cui giocare ed i migliori casinò online sicuri con bonus senza deposito, senza incorrere in punti fisici o siti poco affidabili.
L’esito della manifestazione pro-gioco d’azzardo
I manifestanti sono riusciti ad ottenere una proroga di sei mesi per quanto riguarda la scadenza delle licenze di pubblica sicurezza in materia di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico. Con 35 voti favorevoli e 6 contrari, la data ultima è stata fissata per giugno 2019 invece che dicembre 2018 come stabilito inizialmente.
Ma in quest’occasione è stato trattato anche un altro punto fondamentale sul gioco d’azzardo, il cosiddetto “distanziometro”. Questa misura vieta infatti l’installazione di macchinette o strumenti che permettono il gioco d’azzardo, entro 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili come scuole, centri sociali, ospedali, chiese, asili, ecc. Sono state le associazioni, in questo caso, ad inviare una lettera al presidente della Regione Puglia, agli assessori della Giunta Provinciale ed ai Consiglieri Regionali, in cui hanno chiesto un momento di confronto per illustrare le motivazioni dell’inutilitá di questo emendamento.
Eccone alcune:
- È ridicolo pensare che a 501 metri di distanza dai luoghi sensibili il ludopatico sia salvo.
- I “malati di gioco” preferiscono giocare lontano da casa e dal luogo di lavoro e, per questo, il distanziometro risulta inutile.
- Per i minorenni devono essere trovate altre soluzioni, non è sufficiente una distanza di 500 metri dagli istituti scolastici per disincentivare la ludopatia in questa fascia di popolazione.
Il consigliere Marmo, di Forza Italia, ed il consigliere Morgante, del Movimento Schittulli – Area Popolare, non sono d’accordo con il distanziometro che, oltre ad essere secondo loro “inutile”, va a ripercuotersi negativamente anche sui posti di lavoro, dato che i Comuni pugliesi non hanno molti luoghi idonei per il gioco d’azzardo a 500 metri dai luoghi sensibili. Per loro il gioco d’azzardo patologico va combattuto con un buon e strutturato piano sociale – sanitario.
I numeri del gioco d’azzardo in Puglia
E’ Casamassima, un comune della provincia di Bari, il luogo in cui si gioca di più in regione. La spesa pro capite annuale registrata nel 2017 è stata di 3.700 euro. Numeri alla mano, è come se ogni residente di questa cittadina avesse speso il 20 per cento del proprio reddito di un anno nel gioco d’azzardo. La seconda classificata risultata Sammichele di Bari con una spesa pro capite annuale di 2.370 euro. Segue poi Lecce con 2.268 euro, in testa alla classifica per quanto riguarda i capoluoghi di provincia.
Per quanto riguarda il tipo di gioco d’azzardo preferito, sono le slot machine le preferite. Queste possono infatti facilmente essere montate in bar e tabaccherie ed accettano solamente monete. Dopo le classiche slot, troviamo le video lottery che accettano anche banconote e, cosí si dice, possono assicurare vincite piú alte. Fra gli altri tipi di gioco ci sono Win for Life , il “Numerone” ed il Lotto, molto diffusi in territorio pugliese.
La discussione sul gioco d’azzardo a Bari, ed in Puglia in generale, è quindi ancora assolutamente aperta. Come per ogni argomento – e probabilmente nel gioco d’azzardo ancora piú sentitamente – si trovano due fazioni contrastanti: quelli a favore e quelli no. La paura è sempre quella di limitare o bloccare il gioco d’azzardo legale per andare a favorire l’illegalitá che porterebbe ad una situazione ancora piú esasperante e tragica rispetto a quella che alcuni, giá vedono. Non rimane che attendere gli sviluppi.