“Elisabetta Pani è un’attivista storica del Movimento 5 Stelle: una persona che ha lavorato fianco a fianco prima con i portavoce di Camera e Senato, poi con noi del Comune. È la persona giusta per attuare, anche qui a Bari, il cambiamento di cui la città ha bisogno”. A parlare è Sabino Mangano, consigliere comunale pentastellato che questa mattina ha presentato alla stampa il candidato sindaco 5 Stelle per le amministrative del 2019.
“Sono un’attivista, sono una pianista, sono una docente dell’alta formazione artistica e musicale e ho una formazione prevalentemente umanistica – dice la Pani -. Dopo la maturità scientifica mi sono laureata in Lettere, ho conseguito il diploma di pianoforte e mi sono poi laureata in Scienze e tecnologie del suono ed ho conseguito una serie di altri titoli che non sto qui ad elencare per evitare di annoiare chi mi ascolta. Sono stata docente precaria per quasi 20 anni: ho insegnato nella scuola e nei conservatori, in diverse città italiane. Da Milano a Lecce, passando per Vibo Valentia. Un mese fa sono diventata docente di ruolo di pianoforte presso il conservatorio Umberto Giordano di Foggia”.
“In questi giorni mi sono chiesta quali debbano essere caratteristiche e competenze del sindaco di una città metropolitana come Bari – continua la pentastellata -. Un ingegnere per avviare e chiudere cantieri come si dovrebbe? Un avvocato che dia la giusta trasparenza alla macchina amministrativa? Un imprenditore per risollevare le sorti del commercio? Qualcuno che siede in aula Dalfino da anni e che conosca i meccanismi di Palazzo di Città? Tutte figure già note che non sempre sono riuscite a raggiungere gli obiettivi legati alle loro professionalità per cui erano state scelte. In Comune bisogna prendersi cura di tutti gli aspetti della città e cultura, istruzione e welfare non sono aspetti secondari rispetto a lavori pubblici, rifiuti o ambiente. Sono tutti settori che devono crescere insieme. La cultura umanistica non deve essere vista come un minus, anzi: deve essere vista come un valore aggiunto a difesa degli interessi ma anche a formazione dei cittadini”.
“Il Movimento 5 Stelle si presente con un’unica lista – aggiunge Pani -, a differenza di quanto stanno facendo i nostri competitor. Un’accozzaglia di liste, dieci o venti ancora non lo sappiamo, appoggeranno il sindaco uscente Decaro. Un altro collage politico andrà a supportare il candidato sindaco che uscirà dalle primarie di centrodestra. Noi, invece, abbiamo sette gruppi di lavoro che da mesi stanno lavorando a un programma unico, ancora aperto ai contributi della cittadinanza. Un programma aperto anche a chi non voterà per noi: vogliamo che i baresi ci dicano quali sono i problemi della città. Su cosa punteremo? Al primo posto metto la semplicità. Questa è una città ‘difficile’: difficile nella vita quotidiana, nei trasporti, difficile perché è sporca, difficile nell’accesso ai servizi e nelle pratiche burocratiche. Semplicità, ascolto, partecipazione vera e decentramento amministrativo con vero potere ai Municipi: oggi a Bari le periferie sono letteralmente abbandonate”.