A meno di 24 ore dall’appello del presidente della Camera Penale di Bari, Gaetano Sassanelli, rivolto ai candidati sindaco di Bari, con il quale si criticava la mancanza di un programma d’emergenza sull’edilizia giudiziaria, sono arrivate le prime risposte. Al momento, all’appello, mancano Pasquale Di Rella e Sabino De Razza. Mentre Irma Melini, Elisabella Pani e Antonio Decaro hanno voluto chiarire la loro posizione su una questione così delicata.
Partendo proprio da Decaro, il primo cittadino ha sottolineato di essersi “fatto carico di un problema che non interessa solo gli operatori di giustizia, ma riguarda la tenuta sociale stessa della nostra comunità. Ho parlato con Ministri, Capi di Gabinetto ministeriali, Direttori Generali a Roma, e a Bari con tutti i vertici delle funzioni giudiziarie”. L’appello, però, sembra aver lasciato l’amaro in bocca al Sindaco, che ha voluto rispondere personalmente alla critica mossa da Sassanelli. “Personalmente – ha concluso – non devo dimostrare niente a nessuno, come sanno bene gli avvocati di Bari con cui mi sono regolarmente confrontato”.
“L’emergenza dell’edilizia giudiziaria è una priorità del mio programma”. Questo invece il messaggio di Irma Melini, che ha voluto ribadire il suo impegno in merito, dato che lo stesso programma “prevede che l’edilizia giudiziaria venga riunita in un’unica zona dove le diverse sedi delle giurisdizioni siano tra loro raggiungibili a piedi”. E poi ancora: “Raccolgo volentieri l’invito dell’avvocato Sassanelli a essere presente il 29 aprile nei luoghi che vorrà mostrarci dimostrando ancora una volta tutto il mio sincero interesse a portare avanti concretamente questa battaglia”.
Infine la risposta della candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, Elisabetta Pani. “Ho parlato con Conte della situazione dell’edilizia giudiziaria, sono sicura che presto si avrà una risposta, non dettata dalla fretta della campagna elettorale. La situazione dell’edilizia giudiziaria a Bari è per me fondamentale – ha proseguito Pani – tanto che è stato uno dei temi di cui ho parlato con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La competenza, come è noto, non è più comunale dal 2015, eppure io come candidata sindaca da mesi mi sto confrontando con i portavoce baresi alla Camera e al Senato, perché gli operatori della giustizia non possono continuare a pagare per i disastri della vecchia politica”.