Sono stati resi noti i risultati del sondaggio sottoposto dalla Polizia locale di Turi a un campione di ragazzi adolescenti dell’istituto d’istruzione secondaria ‘Pertini-Anelli-Pinto’, nell’ambito delle attività di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Alla presenza dell’assessore regionale ai trasporti e alla mobilità sostenibile Anna Maurodinoia, il comandante Nicola Leone ha sottolineato alcuni dati su cui porre l’attenzione.
Il sondaggio tracciava un questionario, in forma anonima, con cinque domande cui rispondere. Partendo dalla domanda ‘Conduci mezzi di proprietà?’, più della metà dei ragazzi ha risposto positivamente. Incoraggiante la percentuale superiore al 70% di studenti che hanno mostrato di conoscere le regole da rispettare nell’uso dello smartphone alla guida. Tuttavia, se il 55% di ragazzi è conscio degli effetti prodotti dal consumo di alcool alla guida, ben 63%, invece, ignora gli effettivi rischi legati alla conduzione di un mezzo dopo l’assunzione di sostanze psicoattive. Alla luce delle risposte precedenti, ciò che risulta strano è quanto emerso dall’ultima domanda a effetto in cui si chiedeva: ‘Qualora siate in un locale a 3 chilometri dalla vostra abitazione e, dopo una piacevole serata, siate un po’ brilli, cosa fareste all’uscita per tornare a casa?’. Più del 22% di giovani accetterebbe il rischio di tornare a casa, in quanto convinto di potercela fare a guidare verso l’abitazione a ‘soli’ 3 km dal locale. “Il nemico, però, è dietro l’angolo – commenta Nicola Leone – e troppo spesso vengono sottovalutati gli effetti possibili di una guida da brilli, oltre ad esserci la convinzione che 3 chilometri siano un tratto breve”.
Il tasso alcolemico per essere considerati legalmente ‘brilli’ è 0,65%, una soglia punibile a livello amministrativo, “ma la sanzione non serve se non facciamo educazione e sensibilizzazione – ha affermato il comandante della polizia locale di Turi – visto che gli incidenti stradali aumentano sempre di più, così come aumenta il numero delle vittime coinvolte, molte delle quali sono ragazzi di 15-16 anni e su questo noi dobbiamo lavorare”. Secondo quanto ha dichiarato a Telebari il comandante Leone si tratta di un problema di cultura, per cui manca la reale percezione del rischio. “Alla fine di questo sondaggio invito tutti gli attori coinvolti dal tema della sicurezza stradale (polizia, psicologi, tecnici, sociologi e politica) a intervenire in tal senso. E suggerisco si faccia immediatamente una campagna di informazione che riesca a entrare nella psicologia dei giovani ragazzi e dare loro un contatto per far capire quali sono gli effetti che le droghe e l’alcool possono produrre con il loro consumo”. “Spero che il questionario partito da Turi possa essere da suggerimento anche per il resto della Puglia. Ogni essere umano è prezioso e se possiamo evitare una sanzione per salvare una vita, staremo andando nella direzione giusta”, ha concluso il comandante Nicola Leone.